Ferritina
Si parla molto di ferritina e di alimenti da introdurre nei pasti quotidiani per chi ne è carente. Spesso le donne in età fertile riscontrano una carenza fisiologica di ferritina. Le cause della carenza di ferro possono essere molteplici, tra cui allegie alimentari, malassorbimento autoimmune, colon irritabile, diarrea, vomito, ecc.
C’è un modo naturale per integrare il ferro senza ricorrere ad integratori o farmaci? Una dieta varia ed equilibrata può aiutare a risolvere questo problema, ma nei casi più gravi è necessaria la supplementazione farmacologica.
Per chi non ha carenze dovute a malassorbimento, allergie o difetti genetici, ci sono alcuni alimenti che aiutano a raggiungere la razione giornaliera di ferro, che consiste in 10 mg di ferro al giorno per gli uomini e circa 15 mg al giorno per le donne.
La maggiore biodisponibilità di ferro è data dalla carne, quindi chi è carente di ferro potrà integrare rapidamente con una razione settimanale di circa 150 gr di carne di cavallo. La carne di cavallo è anche naturalmente ricca di vitamina B12, molto utile per garantire valori costanti di emoglobina nel sangue. Quantità decrescenti di ferro si possono trovare nella carne di manzo, di agnello, di tacchino o di pollo. Una dieta varia comprende ogni settimana dei legumi, una sola porzione di carne rossa, carne bianca, pesce azzurro, uova, formaggio, molta frutta e molta verdura.
Le lenticchie sono i legumi con maggior quantità di ferro, pertanto non fatevi mancare una zuppa di lenticchie a settimana e, nei mesi più caldi, potete optare per una fresca insalata di riso con legumi.
Anche rucola, spinaci, insalata e radicchio sono ricchi di ferro, così come le banane, le albicocche, i cachi, il melograno e le castagne.
Per aiutare l’assorbimento del ferro è utile aggiungere al pasto ricco di verdure anche la frutta ad alto contenuto di vitamina C, come anguria, agrumi, cachi e frutti rossi. Sono sconsigliati latticini e té, che riducono l’assorbimento del ferro.